venerdì 6 gennaio 2012

PANEVIN

"ma te stanotte non lavori??"
"no meglio di no, rimarrò in incognito perchè da queste parti le befane le bruciano!"

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perchè è vero..qui verso la campagna la notte della befana si fa il panevin, il pirola parola insomma se brusa ea vecia!
ed è una tradizione che a me ricorda quando ero bambina e mi chiedevo perchè mai bisognasse dar fuoco ad una vecchia signora per propiziare l'anno nuovo..
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è una tradizione contadina molto antica che serve a propiziare l'anno nuovo e secondo tradizione in base a dove si orientano faville e fumo si capisce se sarà un anno fecondo o no..
che ieri dopo quasi 20anni...dico venti al panevin ci son tornata ed è stato spettacolare
si chiama panevin perchè tradizione vuole che finchè si aspetta l'accensione dell'enorme falò si beve vin brulè e caffè all'alpina e si mangia la pinza...un dolce fatto con la farina di polenta....ma soprattutto si beve vin brulè perchè c'è un freddo che congela da quelle parti più che qui...e ad aspettare che si accenda il falò si rischia di congelarsi :D

io e l'anima caparbia abbiamo deciso di andare a vedere il più grande in assoluto...
...15metri di fuoco...

che di cose da bruciare dell'anno vecchio ne avevamo tante e volevamo esser sicuri di incenerirle per bene

bevuto s'è bevuto..
ma alla fine io mica l'ho capito da che parte pendeva il fumo...
che a me pareva che ci seguisse...
e scappare da faville infuocate non è propriamente simpatico..
ma pittoresco sì!

ecco io non so se queste foto che ho scattato rendono l'idea....ma 15 metri di fuoco son uno spettacolo davvero...si vede che qui tutti avevano molto da buttar via!


1 commento:

  1. Ok...l'anno prossimo ci sarò anche io, sperando che il vento tiri bene.

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