martedì 8 novembre 2011

UNA PALESTRA DI CORPI SENZA NOME

"Detestavo quel tipo di scopata, il sesso alla Los Angeles, Bel Air, Hollywood, Malibu, Laguna Beach. Sconosciuti all'inizio sconosciuti alla fine, una palestra di corpi senza nome che si masturbavano a vicenda. 
La gente priva di morale si considerava spesso più libera, ma invece di solito mancava della capacità di amare, di provare sentimenti. E così si davano alla scopata facile. Morti che scopavano altri morti. 
Giochi senza rischio e senza umorismo, cadaveri che scopavano cadaveri. La morale era restrittiva, ma si fondava sull'esperienza umana nei secoli. 
Un certo tipo di morale tendeva a mantenere gli uomini in schiavitù nelle fabbriche, nelle chiese, fedeli allo stato. Altri tipi di morale erano semplicemnete questione di buon senso. 
La morale era come un giardino pieno di frutta avvelenata e frutta buona. Bisognava sapere quale scegliere e mangiare, e quale lasciare."
Charles Bukowski
 stamattina qualcuno senza nemmeno saperloè stato complice del fluire dei miei pensieri
questa citazione...queste parole per me son come un colpo all'anima ogni volta che le rileggo
perchè è così
perchè puoi tentare di scappare, ignorare, puoi anche fingere che non sia così
ma prima o poi una strada senza uscita la imbocchi e ti ritrovi spalle al muro con la tua morale
e quella strada è meglio che la imbocchi più prima che poi...
che almeno riduci i pugni allo stomaco
perchè la morale per dimostrarti che esiste anche in te, anche se l'hai sempre soffocata,
ti prende a schiaffi in faccia e a pugni nello stomaco
è molto convincente in effetti
come lui...Charles Bukowski...uno che dice le cose in maniera ruvida, senza indorare la pillola e per questo viene definito un folle
un folle che ha maledettamente ragione

3 commenti:

  1. quanto è difficile scegliere qualìè la frutta da mangiare e qual'è quella da lasciare...

    uffffffffffff.....

    che dilemmi !!!!

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